Un decalogo per una buona nutrizione:
• Se non mangia volentieri, fategli fare una passeggiata al giorno, che stimolerà il suo appetito.
• Badate all’aspetto della tavola:una tovaglia colorata, ben apparecchiata, stimola la voglia di mangiare.
• Se il malato è in grado di farlo, incoraggiatelo a partecipare alla preparazione del pasto. Si sentirà utile e attivo.
• Date tutto il tempo necessario al malato, perché trovi il suo ritmo durante il pasto evitando che altre preoccupazioni possano distogliere la sua attenzione dal cibo
• Gratificatelo con pietanze di suo gradimento, ma evitando cibi complicati, o difficili da masticare se ha problemi di dentatura.
• Spesso il malato dimentica di aver già mangiato e insiste per ricominciare subito dopo il pasto. Cercate di distogliere la sua attenzione, interessandolo ad altro, ma se insiste dategli uno spuntino, possibilmente un frutto.
• Finchè è in grado di farlo, dategli la possibilità di alimentarsi da solo. Quando il suo comportamento a tavola comincia a peggiorare, sostituite i piatti con scodelle e la forchetta con il cucchiaio.
• Se non sembra riconoscere gli alimenti che ha nel piatto, aiutatelo a portare la posata alla bocca.
• Negli stadi avanzati della malattia, tagliate gli alimenti in piccoli bocconi o addirittura frullateli.
• Se non apre la bocca, toccategli dolcemente le labbra con il cucchiaio, ma non cercate mai di insistere con un malato in stato di crisi, soprattutto se è coricato o sonnolente: potrebbe causargli soffocamento o altri danni.